In numerosi articoli apparsi recentemente sulla stampa locale è stato messo in evidenza un crescente allarme riguardo la sicurezza sul litorale pisano. Sono stati segnalati episodi di risse notturne, danneggiamenti, atti vandalici e persino il rinvenimento di un borsone contenente pistole scacciacani, fenomeni definiti dagli stessi operatori economici come “mai visti prima” in queste proporzioni.
Alla luce di tali criticità, Confcommercio e Confesercenti hanno pubblicamente sottolineato la necessità di adottare misure immediate, coordinate e strutturate per garantire maggiore tutela e serenità agli imprenditori del turismo balneare, ai residenti e ai numerosi turisti che frequentano le spiagge.
In questo contesto, Mariano Bizzarri Ollandini – Security Manager e titolare del Corpo Guardie di Città – evidenzia come la vigilanza privata, se inquadrata in modo chiaro e con compiti ben definiti, possa rappresentare un efficace strumento di prevenzione e dissuasione, agendo in piena sinergia con le Forze dell’Ordine e senza in alcun modo sostituirsi alle competenze istituzionali.
Il Corpo Guardie di Città opera da oltre 15 anni lungo il litorale versiliese con mirati servizi di vigilanza strutturati e personalizzati per gli stabilimenti balneari. Le attività si svolgono sia nelle ore diurne che notturne, nel rispetto del Codice della Navigazione, che garantisce a tutti i cittadini il libero accesso alla fascia minima dell’arenile (cinque metri dalla battigia), pur nel contesto delle concessioni balneari come prevede l’Art. 3 del Regolamento al Codice della Navigazione (Regio Decreto n. 328/1942) “L’uso pubblico delle spiagge deve essere compatibile con le concessioni rilasciate e con l’uso specifico a cui sono destinate. È vietato, salvo autorizzazione del concessionario, l’uso delle attrezzature installate negli spazi in concessione”, ne consegue che “ chi attraversa una spiaggia attrezzata (in concessione) ha diritto di transito, ma non può sostarvi, ingombrare il passaggio o utilizzare attrezzature (sdraio, lettini, ombrelloni) senza il consenso del concessionario ”.
Il servizio di sorveglianza suggerito, e da 15 anni regolarmente svolto dal Corpo Guardie di Città in Versilia, prevede personale accuratamente selezionato e specificamente formato, in uniforme, munito di dotazioni identificative, nel pieno rispetto delle normative vigenti e con modalità operative trasparenti e riconoscibili che non limita in alcun modo il diritto di transito dei bagnanti, ma che è finalizzato a prevenire situazioni di pericolo e a scoraggiare comportamenti scorretti, come l’occupazione indebita degli spazi attrezzati o l’utilizzo improprio delle attrezzature (lettini, sdraio, sedie), spesso oggetto di vandalismi e danneggiamenti con particolare attenzione rivolta anche all’abbandono di bicchieri e bottiglie di vetro, talvolta rotte, che rappresentano un rischio concreto per bagnanti e operatori.
Alla luce degli episodi segnalati, Mariano Bizzarri Ollandini, Security Manager del Corpo Guardie di Città, propone quindi l’adozione di un modello operativo ampiamento collaudato, frutto di venticinque anni di esperienza nel settore della sicurezza e quindici anni di attività specificamente dedicate al comparto balneare, che prevede una sorveglianza visibile ma non repressiva con l’obiettivo di scoraggiare comportamenti illeciti e di favorire il rispetto del regolamento che disciplina l’utilizzo degli arenili, delle spiagge e delle attività balneari.
La proposta si inserisce all’interno di un sistema di sicurezza integrata, che vede la vigilanza privata operare in costante raccordo con la Polizia Municipale e le Forze dell’Ordine, nel pieno rispetto delle competenze reciproche e con l’obiettivo condiviso di garantire ordine, decoro e sicurezza su tutto il litorale.
“ Sono fermamente convinto – conclude Mariano Bizzarri Ollandini – che tale modello rappresenti una risposta concreta, professionale e non invasiva alle esigenze emerse nel dibattito pubblico, restituendo serenità ai gestori degli stabilimenti balneari, ai cittadini e a tutti i visitatori della costa pisana.”
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